Karmelo C. Iribarren: 'Che fortuna che ho'
Karmelo C. Iribarren
Che fortuna che ho
È sul divano, raccolta
come un uovo. Parla
con sua madre al telefono.
Ride. Poi corruga appena
la fronte. Cose così.
Io la guardo soltanto:
c’è luce in lei, anima, vita,
mi piace osservarla, ascoltare
la sua voce. Talvolta non
posso fare a meno di dirmelo:
Che fortuna che hai, scemo!
[ FONTE ]
Karmelo C. Iribarren (San Sebastián, 19 settembre 1959)
[ Poeta spagnolo, autodidatta. Associata al "realismo sporco" di Charles Bukowski e Raymond Carver, in realtà la sua è una poesia più minimale, molto spesso frutto di osservazione della strada e dei bar, che l'ha fatta definire "realismo pulito" e "poesia di esperienza". Tra le sue raccolte poetiche, "Serie B ", "Dal fondo del bar ", "Ondata di gelo ", "Attraversando la notte ", "La pelle della vita ". ]