Vinícius de Moraes: 'Sonetto della rosa tardiva'
Vinícius de Moraes
Sonetto della rosa tardiva
Come una giovane rosa, la mia amata...
bruna, bella, snella, ombrosa
sembra il fiore colto, ancora coperto di rugiada
nell'istante in cui sta per diventare rosa.
Ah, perché non la lasci intoccata
poeta, tu che sei padre, nella misteriosa
fragranza del suo essere, fatto di ogni
cosa tanto fragile che completa la rosa...
Ma (mi dice la Voce) perché lasciarla sullo stelo
ora che è rosa commossa
di essere nella tua vita quello che hai cercato
così dolorosamente lungo la vita?
Lei è rosa, poeta... così si chiama...
senti bene il suo profumo... Lei ti ama...
Rio, luglio 1963
(da 'Libro di sonetti', 1967 - Traduzione di Amina di Munno)
[ FONTE ]
Marcus Vinícius da Cruz de Mello Moraes (Rio de Janeiro, 19 ottobre 1913 – Rio de Janeiro, 9 luglio 1980)
[ Poeta, cantante, compositore, drammaturgo e diplomatico brasiliano. Di famiglia facoltosa, fu addetto d'ambasciata a Los Angeles e Parigi. Nel 1958 diede il via alla bossanova con i testi scritti con Jobim di "Canção do amor demais ", album di Elizeth Cardoso. Si sposò nove volte. ]
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