Andrea Zanzotto: 'Altri topinambùr'
Altri topinambùr
Entro i manipoli qua e là sparsi
dei topinambùr lungo gli argini
ogni lustro del giallo si fa intimo
all'autunnale catarsi
*
Ori di affabili corollari –
topinambùr se è il caso di nominare
una scintillazione che pare casalinga
ed invece è stellare
*
Tamburini topinambùr
euforia di mille
divergenti intuizioni –
gemellaggi infiniti
*
Azzurro arriso dagli incorreggibili
topinambùr mai stanchi di frinire
di titillare, di adire
ai paradisi più facilmente leggibili
*
Favoleggiare di esigue
anarchie, conversioni di lingue
mai udite del giallo
in gelb jaune amarillo
*
Con affettuoso gusto
i furbissimi topinambùr
si affollano al cancello
come a scuola, nel giorno giusto
*
Dove ritroverò le mie infelicità
numerose quanto incontrollabili? –
Ma ora coi topinambùr torneranno
attutite dai tocchi di altre deità
(da 'Meteo', Donzelli, 1996)
[ FONTE ]
Andrea Zanzotto (Pieve di Soligo, 10 ottobre 1921 – Conegliano, 18 ottobre 2011)
[ Poeta italiano tra i più importanti del secondo Novecento. La sua poesia è legata alle tracce e alle memorie del suo paese natio: "Qui non resta che cingersi intorno il paesaggio". ]
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