Álvaro Mutis: 'Programma per una poesia'
Álvaro Mutis
Programma per una poesia
Finita la charanga, i musicisti raccolgono assonnati gli strumenti e
approfittano dell'ultima luce del pomeriggio per mettere in ordine i loro spartiti.
Prima di perdersi nell'oscurità delle strade, gli spettatori danno la loro
opinione sul concerto. Alcuni esprimono con deliberata e scrupolosa
chiarezza. Si trova chi riferisce della vicenda con un fervore giovanile
conservato accuratamente tutto il pomeriggio, per farlo brillare in quel momento con un fuoco d'artificio al crepuscolo. Altri opinano con terribile certezza e convinzione, lasciando tuttavia intravedere nella voce
frammenti del grande sipario d'apatia sul quale proiettano tutti i loro gesti, tutte le loro parole.
La piazza resta vuota, immensa, nell'oscurità senza rive. L'acqua di una fontana sottolinea l'attesa e l'ansietà che con lenta nitidezza vanno
impossessandosi di tutto l'ambiente. Da lontano si comincia a sentire la musica barbare che si avvicina. Dal cavo più profondo della notte sorge questo suono planetario e ruggente che strappa dal più nascosto dell'anima le radici palpitanti di passioni dimenticate.
Qualcosa inizia.
(da 'Summa di Maqroll il Gabbiere', 1992 - Traduzione di Fabio Rodríguez Amaya)
[ FONTE ]
Álvaro Mutis Jaramillo (Bogotá, 25 agosto 1923 – Città del Messico, 22 settembre 2013)
[ Poeta e scrittore colombiano naturalizzato messicano. Le sue opere, dal linguaggio incisivo, ricco di immagini e fortemente metaforico, hanno come protagonista il marinaio Maqroll, sorta di alter ego dell'autore. ]
[ Premio Miguel de Cervantes 2001 ]
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