Giovanni Raboni: 'Non sono bandiere, queste bandiere'
Non sono bandiere, queste bandiere
Non sono bandiere queste bandiere,
vedi che invece che ferite e ustioni
hanno fiori alle finestre, ai balconi
le case. Da infinite primavere
la giostra, qui, s'è fermata, i padroni
l'hanno portata altrove. Ma di sere
così, di notti come quelle, nere
fino all'occlusione, marce di tuoni,
tu sai che affanno e con che artigli preme
il semplice cuore. La verità
è che nessuna guerra è mai finita,
che la stessissima ferita geme
per sempre, che solo chi non ne ha
può scacciare i ricordi dalla vita.
(da 'Ogni terzo pensiero', 1993)
[ FONTE ]
Giovanni Raboni (Milano, 22 gennaio 1932 – Fontanellato, 16 settembre 2004)
[ Poeta, critico letterario, giornalista, traduttore e scrittore italiano appartenente alla "Generazione degli anni Trenta". Nel solco della tradizione lombarda, elaborò sin dalla prima raccolta "Le case della Vetra " (1966) una poetica d'intonazione civile ma anche esistenziale con toni piani e sommessi. ]
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