Anna Achmatova: 'Ho imparato a vivere con semplicità'
Anna Achmatova
Ho imparato a vivere con semplicità
Ho imparato a vivere con semplicità, saggezza,
A guardare il cielo e pregare il Signore,
E prima di sera vagare lungamente
Per stancare un'inutile angoscia.
Quando fruscia nel burrone la bardana
E il grappolo del sorbo giallo-rosso appassisce,
Compongo versi pieni di gaiezza
Sulla vita caduca, caduca e bella.
Ritorno. Mi lecca la mano un piumoso
Gattino, fa le fusa più lusinghevole,
E un lume vivo si accende
Sulla torretta alla segheria del lago.
Solo di rado rompe la quiete il grido
Della cicogna che si posa sul tetto.
- E se tu picchi allora alla mia porta,
Mi pare che nemmeno potrò udire.
(da 'Rosario', 1914 - Traduzione di Bruno Carnevali e Paolo Galvagni)
[ FONTE ]
Anna Andreevna Achmatova, pseudonimo di Anna Andreevna Gorenko (Bol'soj Fontan, 23 giugno 1889 – Mosca, 5 marzo 1966)
[ Poetessa russa. Fu osteggiata dal regime sovietico per il suo "estetismo" e per il "disimpegno politico". La sua poesia spesso scarna, libera dalle analogie simboliche, scolpita fino all'osso, si veste di un'ironia e di una malinconia che sconfinano nel disincanto. ]
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