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Giovedì 28 Mar 2024
You are here: Home Raccolte Poetiche Fili d'Erba (Poesie 2004-2005) Catullo: 005 - 'Carme V: Godiamoci la vita, mia Lesbia, l'amore'
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Catullo: 005 - 'Carme V: Godiamoci la vita, mia Lesbia, l'amore'

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Catullo

Carme V:
Godiamoci la vita, mia Lesbia, l'amore



Godiamoci la vita, mia Lesbia, l'amore,
e il mormorio dei vecchi inaciditi
consideriamolo un soldo bucato.
I giorni che muoiono possono tornare,
ma se questa nostra breve luce muore
noi dormiremo un'unica notte senza fine.
Dammi mille baci e ancora cento,
dammene altri mille e ancora cento,
sempre, sempre mille e ancora cento.
E quando alla fine saranno migliaia
per scordare tutto ne imbroglieremo il conto,
perché nessuno possa stringere in malie
un numero di baci così grande.


(da 'Carmina' - Traduzione di Mario Ramous)


[ FONTE ]


Gaio Valerio Catullo (in latino: Gaius Valerius Catullus) (Verona, 84 a.C. – Roma, 54 a.C.)

[ Poeta romano. È noto per l'intensità delle passioni amorose espresse, per la prima volta nella letteratura latina, nel suo "Catulli Veronensis Liber ", in cui l'amore ha una parte preponderante, sia nei componimenti più leggeri che negli epilli ispirati alla poesia di Callimaco e degli Alessandrini in generale. ]

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