Giorgio Vigolo: 'L'eremita di Roma, IX'
Giorgio Vigolo
L'eremita di Roma, IX
«Macelleria fondata
l'anno milleseicento»:
sul cantone del vicolo
il sole di luglio brucia
gli spiriti anneriti
dove i grumi nel travertino
s'accagliano.
La luce
della canicola
affolla i fantasmi,
richiama al quarto vermiglio
i mangiatori ora ombre
che dal sanguigno pasto
presero fiamma carnale
e ansa ai peccati.
Dai freddi
prati risalgono
al tetro sapore.
(da 'Linea della vita', Mondadori, 1949)
[ FONTE ]
Giorgio Vigolo (Roma, 3 dicembre 1894 – Roma, 9 gennaio 1983)
[ Poeta e scrittore italiano, esponente della "Scuola Romana". Le sue poesie hanno un gusto barocco e classicheggiante del paesaggio, soprattutto di quello romano. Profondo conoscitore di Giuseppe Gioachino Belli, tradusse "Maestro Pulce " di Ernst T. A. Hoffmann e le poesie di Friedrich Hölderlin. ]