Claudio Malune: 'Notte. L'Oleandro. Tu. L'Addio.'
Notte. L'Oleandro. Tu. L'Addio.
( Parte I )
Se solo potessi scegliere di rinascere, già domani rivivrei da Oleandro,
bellissimo e velenoso.
Eppur la fine, sentendola, non è così greve
come la biasimano i bardi.
Se avessi ancora sensibilità ai polpastrelli, assecondandola,
te la descriverei su carta anche ora che è tardi.
Tardi.
Dondolandomi controvento non sentirei lo stesso gusto di adesso,
di desiderio che rientra nel torace,
di effimera permanenza, pensiero loquace,
schiaffo subìto senza neppure un permesso.
Eppur la fine, seppure gonfia di inadeguatezza e vizio,
non è poi così cruenta quanto un amore, sospeso fin dall'inizio.
Appena si fa notte io rinasco dentro un'altra prospettiva.
Batte forte il palmo della mano nell'atto dello scrivere
di cui mai si priva: la notte è dolcezza e inventiva,
musa di chi l'appassiona e la coltiva.
Ho un paragone, mi verrebbe da dirti, ma di due mi piacerebbe coprirti:
tu che mi raggiungi dentro le coperte ed io travolto,
col mio corpo che scopre la tempesta e un bacio caldo
che porta fresca luce ai segni algidi del mio volto.
Ah, ma se solo potessi scegliere di rinascere.
Si, che tu fosti così cortese da velarti tutta di sapori
e rubarmi lo spirito,
ma nell'insinuazione del bel gesto d'aprirmi
hai lasciato che cadessero le bianche sementi
di questo sogno ardito.
Chiedimi di contar le ore passate a svagarmi sui tuoi muti accenti
e io non saprei più tracciarne una fine.
Sì che t'amo! Sì che l'ho provato!
L'ho impresso nella mia tristezza con uno scalpello d'ambra,
scivolando come scivolano i laburni
in un mare decorato di nasturzi.
( Parte II )
Ho smesso di cercarti nell'iride ma mai di sperarne un contatto altrove.
Cercarti è -nella vasta tavolozza delle circostanze-
l'identico barlume di flusso del non cercarti.
È la stessa asfissia di due distanze,
la necessaria pesantezza del trovarti o non trovarti!
Dopotutto, in egual misura, siamo uomini eppure animali,
siamo esseri che fuggono dall'arsura eppure
peccano di presunzione per il loro volo implume,
tali e quali.
Dopotutto, cercarti ha -nel cerchio della mia assonnata anima-
la stessa dinamica nostalgica del non cercarti.
Quante volte intorno al cielo t'ho detto d'immaginarti inafferrabile?
Un passo falso ed è subito sera, subito notte.
Come svanisce in fretta la speranza del tempo rallentato
quando le ore son piene di desiderio e ansia di sentimento.
Un passo falso, una frase in più detta per gioco,
ed è subito la prima goccia di mezzanotte.
Fascia nei capelli, io che ti guardo, sorriso a doppio manto di perle.
Con un pennello imprimo questo stato di dolce incoscienza
e lo regalo a me stesso per sempre, sempre.
Così è notte, così e sempre... notte... notte... notte...
Se chiedessi a Dio di risparmiare un po' di luce per altri conflitti,
pensi che m'ascolterebbe o mi guarderebbe sorridendo?
Non capendo?
Di troppa luce si può anche rimanere sconfitti, trafitti
da troppa immediatezza, ciechi come dopo una prematura nascita
o soli come un muto eremita, soli come dopo un'ultima carezza.
Se chiedessi a Dio di lasciarti in vita come cicatrice
sull'ultimo dei miei respiri, l'approverebbe?
Dai prismi celesti ne riderebbe?
Se solo potessi scegliere di rinascere, già domani rivivrei da Oleandro,
bellissimo e velenoso.
(Claudio Malune)
Digital Art: EvilsFinest, 'Oleander'
Scultura con catene di bicicletta di: Seo Young Deok