Jean de La Fontaine: 'La cicala e la formica'
La cicala e la formica
La Cicala che imprudente
tutta estate al sol cantò,
provveduta di niente
nell’inverno si trovò,
senza più un granello e senza
una mosca nella credenza.
Affamata e lamentosa
va a cercar della Formica
e le chiede qualche cosa,
qualche cosa in cortesia
per poter fino alla prossima
primavera tirar via:
promettendo per l’agosto,
in coscienza l’animale,
interessi e capitale.
La Formica che ha il difetto
di prestar malvolentieri,
le domanda chiaro e netto:
- Che hai fatto tu fino a ieri?
- Cara amica, a dire il giusto,
non ho fatto che cantare
tutto il tempo. – Brava, ho gusto,
balla adesso, se ti pare.
[ Favola di Esopo ripresa dal poeta francese ]
Jean de La Fontaine (Château-Thierry, 8 luglio 1621 – Parigi, 13 aprile 1695)