FILM * Midnight In Paris: 'Non scrivi mai bene se hai paura di morire...' (Cit. 1)
" - HEMINGWAY: Non scrivi mai bene se hai paura di morire. Tu ce l'hai?
- GIL: Sì, io direi che forse è la mia paura più grande.
- HEMINGWAY: Beh, è una cosa che a tutti prima di te è successa e a tutti succederà.
- GIL: Lo so.
- HEMINGWAY: Hai mai fatto l'amore con una vera meraviglia di donna?
- GIL: Beh, ecco, la mia fidanzata è parecchio sexy!
- HEMINGWAY: E quando fai l'amore con lei, senti una vera e bellissima passione che almeno per quel momento dimentichi la paura della morte?
- GIL: No, no... Questo non succede.
- HEMINGWAY: Io penso che l'amore vero, autentico, crei una tregua dalla morte; la vigliaccheria deriva dal non amare o dall'amare male, che è la stessa cosa, e quando un uomo vero e coraggioso guarda la morte dritta in faccia come certi cacciatori di rinoceronti o come Belmonte che è davvero coraggioso, è perché ama con sufficiente passione da fugare la morte dalla sua mente, finché lei non ritorna, come fa con tutti. E allora bisogna di nuovo far bene l'amore. Devi pensarci. "
[ - You'll never write well if you fear dying. Do you?
- Yeah, I do. I'd say probably, might be my greatest fear actually.
- It's something all men before you have done, all men will do.
- I know, I know.
- Have you ever made love to a truly great woman?
- Actually, my fiancé is pretty sexy.
- And when you make love to her you feel true and beautiful passion. And you for at least that moment lose your fear of death.
- No, that doesn't happen.
- I believe that love that is true and real creates a respite from death. All cowardice comes from not loving, or not loving well, which is the same thing. And when the man who is brave and true looks death squarely in the face like some rhino hunters I know, or Belmonte, who's truly brave. It is because they love with sufficient passion to push death out of their minds, until the return that it does to all men. And then you must make really good love again. Think about it. ]
- GIL: Sì, io direi che forse è la mia paura più grande.
- HEMINGWAY: Beh, è una cosa che a tutti prima di te è successa e a tutti succederà.
- GIL: Lo so.
- HEMINGWAY: Hai mai fatto l'amore con una vera meraviglia di donna?
- GIL: Beh, ecco, la mia fidanzata è parecchio sexy!
- HEMINGWAY: E quando fai l'amore con lei, senti una vera e bellissima passione che almeno per quel momento dimentichi la paura della morte?
- GIL: No, no... Questo non succede.
- HEMINGWAY: Io penso che l'amore vero, autentico, crei una tregua dalla morte; la vigliaccheria deriva dal non amare o dall'amare male, che è la stessa cosa, e quando un uomo vero e coraggioso guarda la morte dritta in faccia come certi cacciatori di rinoceronti o come Belmonte che è davvero coraggioso, è perché ama con sufficiente passione da fugare la morte dalla sua mente, finché lei non ritorna, come fa con tutti. E allora bisogna di nuovo far bene l'amore. Devi pensarci. "
[ - You'll never write well if you fear dying. Do you?
- Yeah, I do. I'd say probably, might be my greatest fear actually.
- It's something all men before you have done, all men will do.
- I know, I know.
- Have you ever made love to a truly great woman?
- Actually, my fiancé is pretty sexy.
- And when you make love to her you feel true and beautiful passion. And you for at least that moment lose your fear of death.
- No, that doesn't happen.
- I believe that love that is true and real creates a respite from death. All cowardice comes from not loving, or not loving well, which is the same thing. And when the man who is brave and true looks death squarely in the face like some rhino hunters I know, or Belmonte, who's truly brave. It is because they love with sufficient passion to push death out of their minds, until the return that it does to all men. And then you must make really good love again. Think about it. ]
(Dialogo tratto dal film "Midnight In Paris", 2011, di Woody Allen)
Immagine tratta dal film 'Midnight In Paris': il protagonista Gil Pender (sceneggiatore hollywoodiano con aspirazioni da scrittore), interpretato da Owen Wilson, si troverà catapultato nella Parigi degli Anni Venti con tutto il suo fervore culturale, arrivando ad interagire con artisti come Hemingway (citato nel dialogo sopra) e i vari Scott Fitzgerald, Picasso, Matisse, Dalí, Cole Porter, Man Ray, T.S. Eliot, Buñuel, Degas, Toulouse-Lautrec, Gauguin etc. etc.
Il poster del film cita il dipinto 'Notte stellata', 1889, di Vincent van Gogh
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