Jorge Luis Borges: 'Ultimo sole a Villa Ortúzar'
Jorge Luis Borges
Ultimo sole a Villa Ortúzar
Sera come di Giudizio Universale.
La strada è una ferita aperta nel cielo.
Non so più se fu Angelo o un tramonto il chiarore che ardeva nel profondo.
Insistente, come un incubo, pesa su di me la distanza.
All'orizzonte le duole un reticolato.
Il mondo è come inservibile e gettato via.
Nel cielo è giorno, ma la notte è traditrice nei fossi.
Tutta la luce è nelle pareti azzurre e in quel baccano di ragazze.
Non so più se è un albero o se è un dio quello che appare attraverso il recinto arrugginito.
Quanti paesi contemporaneamente: la campagna, il cielo, la periferia.
Oggi sono stato ricco di strade e tramonti taglienti e la sera in uno stato di torpore.
Lontano, ritornerò alla mia povertà.
(da 'Luna di fronte', 1925)
[ FONTE ]
Jorge Francisco Isidoro Luis Borges Acevedo (Buenos Aires, 24 agosto 1899 – Ginevra, 14 giugno 1986)
[ Poeta, scrittore, saggista, traduttore e accademico argentino. Creatore di un genere oggi definito "borgesiano", a definire una concezione della vita come storia, come finzione, come opera contraffatta spacciata per veritiera, come fantasia o come reinvenzione della realtà. ]
[ Premio Miguel de Cervantes 1979 ]
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