Ángeles Carbajal: 'Domenica pomeriggio'
Ángeles Carbajal
Domenica pomeriggio
Alcune domeniche pomeriggio
hanno gli occhi tristi
È come se vi si fosse fermata
la vita per sempre...
Iris blu, viole del pensiero,
il silenzioso arrampicare dei caprifogli;
tremano gli umili fiori della stagione.
Un treno lontano si perde vago
ed è l'immagine di un tempo che non esiste;
un dipinto, un’eternità inquietante.
Un altro fischia e passa come una vertigine.
L'universo cade nel suo abisso.
Ma i volti dei viaggiatori
Non si scompongono, tutto sembra irreale,
strane figure
su un treno assurdo come la vita.
E i campi sono tristi, il loro verde splendore
come pronto per qualcosa, qualcosa di bello,
qualcosa di felice. Il verde solitario è triste.
E nessuno sa quale strana luce
si incolla alle pareti.
E nessuno sa cosa cerca in quei pomeriggi,
né il motivo della sua tristezza ossessiva,
e nessuno sa perché
il suo cuore affoga senza nessuno.
(da 'L'ombra di altri giorni', 2002)
[ FONTE ]
Ángeles Carbajal (Argüelles, 1959)
[ Poetessa spagnola. Laureata in Storia dell'Arte, collabora con le riviste letterarie "Anáfora" e "Clarín". La sua poesia combina emozione e pensiero con un'espressione semplice e precisa, invitando a guardare il mondo con una nuova prospettiva e a scoprire la bellezza e il mistero nascosti nella vita di tutti i giorni. ]