Alberico Sala: 'Domenica dopo'
Domenica dopo
Domenica dopo la strage, la nebbia mi frena
sulle strade campestri, mi rifiuta la città
spenta per i poveri morti dai nomi lombardi
nel cratere di polvere e cristalli. Contadini
come quelli che i fari frugano nel nulla:
vanno con il mantello nero dalle cascine
al paese per la partita, fanno meno rumore
i passi sull'erba di brina che sui detriti
dello scoppio.
Sul ponte di Lodi uno era passato,
come me, con i conti in ordine, l'odore del fieno
nelle tasche. Trenta chilometri, un'ora
a passo d'uomo tra i fossi di latte,
con la spina in fronte delle ingiustizie,
di quel che non si fa o si fa male,
chiamando poi i morti a sdebitarci.
15 novembre 1969, tornando a Milano in automobile dopo la strage di Piazza Fontana
(da 'Il giusto verso', Rusconi, 1970)
[ FONTE ]
Alberico Sala (Vailate, 11 marzo 1923 – Vailate, 25 novembre 1991)
[ Poeta, scrittore e critico d'arte italiano. Fu giornalista e critico cinematografico all'Eco Di Bergamo, Corriere D'Informazione, al Corriere Della Sera e Il Giorno. Tra i suoi temi la vita familiare, la pianura bergamasca e la condizione del vivere moderno. ]