Charles Wright: 'Figliastri del paradiso'
Charles Wright
Figliastri del paradiso
Luna al buio, coda dell'orsa al triage d'alberi invernali,
il giardino una profonda
tabula rasa, da dove cominciare?
Con o senza lingua, c'è sempre spazio per un'altra vita.
Abbiamo scaricato questa in un'incertezza inquieta,
facendo un po' di questo e un po' di quello,
mentre il tempo, disfattore vero, ci erode la punta delle dita,
lasciandoci la memoria e la sua mossa finale,
carta del cielo sfocata nella luce nera.
Quando il mondo sarà sparito, qualcuno dovrà sostenerci,
invisibile e per tutta la notte.
Quando il mondo sarà sparito, amigo,
qualcuno dovrà raccogliere il fardello.
Sabato piovoso, sconforti di gennaio, mal di denti
come il richiamo d'un santo nella bocca, inevitabile, su e giù.
Viviamo la vita come stelle, stelle senza costellazione, accanto alla
grande forma e alla grande struttura,
sparse, fuori luogo.
(da 'Breve storia dell'ombra', Crocetti, 2021 - Traduzione di Antonella Francini)
[ FONTE ]
Charles Wright (Pickwick Dam, Tennessee, 25 agosto 1935)
[ Poeta, accademico e traduttore statunitense, vincitore del Premio Pulitzer per la Poesia nel 1998. Professore presso l'Università della Virginia, ha creato uno stile poetico che genera una sensazione di immediatezza e concretezza enfatizzando gli oggetti e la prospettiva personale. ]
[ Premio Pulitzer 1998 ]