Esther Granek: 'Evasione'
Esther Granek
Evasione
E sarò di fronte al mare
che verrà a bagnare i ciottoli.
Carezze d'acqua, di vento e d'aria.
E di luce. Di immensità.
E in me sarà il deserto.
Entrerà solo il cielo leggero.
E sarò di fronte al mare
che verrà a battere gli scogli.
A schiaffeggiarli. A sferzarli. Usando la pietra.
A colpirli. A insinuarsi. Selvaggio.
E in me sarà il deserto.
Nessun cielo tormentato entrerà.
E sarò di fronte al mare,
statua di carne e cuore di legno.
E farò il deserto in me.
Che importerà il tempo? Scuro o chiaro...
(da 'Dal pensiero alle parole', 1997)
[ FONTE ]
Esther Granek (Bruxelles, 7 aprile 1927 – Tel Aviv, Israele, 9 maggio 2016)
[ Poetessa belga-israeliana di lingua francese. I suoi versi prendono in giro mode e convenzioni, seducono per la loro fantasia e libertà. Con una grazia molto personale esplora i temi della nostalgia dell'infanzia, della felicità passata, delle stagioni indimenticabili, dei sogni ad occhi aperti, della moralità e dell'amore. ]