Rafael Guillén: 'Niente'
Rafael Guillén
Niente
Niente
Non c'è niente qui. O meglio,
c'è solo il mare.
È perché la bellezza arriva a un punto
in cui supera
il proprio limite e si avvicina
all'assoluto.
Nulla è più bello del niente.
Solo, forse, il mare
quando scompare in occhi
che lo annientano nella loro intensa
contemplazione.
È come quando sei assente
ma rimani ad occupare un posto,
ad adattare quell'invisibile assenza
al contorno, alla forma,
al nulla che ti sei lasciato alle spalle.
Non rimane niente. Rimane
la traccia del nulla che ha superato
i suoi confini, che ha raggiunto,
come il mare, come te,
quello stato supremo
che non ha più nome.
(da 'Ultime poesie [Quello che non saprò mai dirti]', 2019)
[ FONTE ]
Rafael Guillén (Granada, 27 aprile 1933 – Granada, 4 maggio 2023)
[ Poeta spagnolo della "Generazione del '50". Contribuì a rivitalizzare la poesia andalusa del dopoguerra fondando e dirigendo nel 1957 la raccolta di poesie "Veleta al Sur". La sua poesia si interroga sull'amore, sul tempo e sul mistero della vita. ]