Wallace Stevens: 'Note per una finzione suprema'
Wallace Stevens
Note per una finzione suprema
E per cosa, se non per te, proverei amore?
Terrei il libro più estremo dell’uomo più saggio
stretto, in me nascosto, giorno e notte?
Nella luce incerta della verità singola, certa,
eguale nella vitale mutevolezza alla luce
in cui t’incontro, in cui sediamo quieti,
per un momento nel centro del nostro essere,
la trasparenza vivida che tu porti è pace.
Wallace Stevens (Reading, 2 ottobre 1879 – Hartford, 2 agosto 1955)
[ Poeta statunitense. Laureato ad Harvard, avvocato dal 1904, lavorò per una compagnia di assicurazioni. Espressione tra le più alte del Modernismo, nei suoi versi risaltano l'immaginazione e lo spessore metaforico del linguaggio. ]
[ Premio Pulitzer 1955 ]
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