Leonardo Sinisgalli: 'Pasqua friulana'
Leonardo Sinisgalli
Pasqua friulana
Il cielo è un guscio d'uovo,
Il grano tanto alto
Da nascondere un'oca.
Una boccata d'aria, un sorso
Di taiut. «Spezzi la torta
Del tuo compleanno
E ti verrebbe voglia
Di tagliarti la gola».
La rondine vola
Sui rettangoli gialli di ravizzone,
Porta sospiri di fiumi dogliosi
Su queste sponde.
Scintillano i pappi
E i gatti s'incurvano
Al passaggio di una formicolona
Sulle mattonelle del terrazzo.
Si casca dimentichi in un mare
Di latte come la mosca nel piatto.
Muoiono le campane
Del campanile di Latisana.
Una piccola croce intacca
L'orizzonte. Quassù
In fondo a un tunnel d'aria bianca
Le donne portano gli aghi
Di pino nei grembiuli.
Dobbiamo rilassarci,
Allentare i nervi,
Trovare un sostegno alla fede fiacca,
Uno scongiuro alla minaccia
Del finimondo, opporvi il labile
Segno scritto sul petto e sulla faccia,
Il legno che sanguina stasera
Sull'occidua vetta.
Siamo venuti en touriste
Su questa plaga deserta
A vedere la cometa H.
Non troviamo né coda né testa.
(da 'L'età della luna', Mondadori, 1962)
[ FONTE ]
Leonardo Rocco Antonio Maria Sinisgalli, più semplicemente Leonardo Sinisgalli (Montemurro, 9 marzo 1908 – Roma, 31 gennaio 1981)
[ Poeta, saggista e critico d'arte italiano. Noto come 'Il poeta ingegnere' per il fatto che lavorò per Olivetti e Pirelli e per aver fatto convivere nelle sue opere cultura umanistica e cultura scientifica. Fondò e diresse la rivista "Civiltà delle macchine". ]