Noé Jitrik: 'Le tazze'
Noé Jitrik
Le tazze
Come nel tango
la vera tristezza
la tristezza senza ritorno
possiede l'immobile
dipinge le pareti
risuona nei rubinetti mal chiusi
puzza sugli asciugamani e nelle scarpe
dissesta le finestre
nega alle porte il silenzio e la scorrevolezza
respinge i postini ritardatari
piega la punta dei tappeti
e quanto alle tazze, oh le tazze
nella solitudine desertica della notte si frantumano
la tristezza le scheggia
fa grezzo il loro bordo
reprime il caffè
e di conseguenza non c'è niente da fare
è anche inutile
ricordare
senza nemmeno il ricordo di un amore ben fatto
o il ricordo di un insondabile tradimento:
il caffè diventa amaro e duro
a quale serietà puoi aspirare così
senza stoviglie
senza ricordi
proprio come i bambini che non hanno un insegnante
non hanno nemmeno un padrone
nessun amore.
(da 'Mangiare e mangiare', 1974)
[ FONTE ]
Noé Jitrik (Rivera, 23 gennaio 1928 – Pereira, Colombia, 6 ottobre 2022)
[ Poeta, critico letterario e scrittore argentino. Docente universitario, si trasferì nel 1966 in Francia e nel 1974 in Messico, dove rimase esule ai tempi della dittatura argentina. Tornato in patria, diresse la rivista di semiotica "sYc". ]