Linda Pastan: 'Conversazione immaginaria'
Linda Pastan
Conversazione immaginaria
Mi dici di vivere ogni giorno
come se fosse l'ultimo. Questo è in cucina
dove prima del caffè mi lamento
del giorno che inizia, questa corsa a ostacoli
di minuti e ore,
di negozi di alimentari e di medici.
Ma perché l'ultimo? Chiedo. Perché non
vivere ogni giorno come se fosse il primo —
tutto puro stupore, Eva che si strofina
gli occhi svegli quella prima mattina,
il sole che sorge
come un ingenuo ad oriente?
Tu macini il caffè
con il piccolo ruggito della mente
che prova a chiarirsi. Io ho apparecchiato
la
tavola, guardo fuori dalla finestra
dove la rugiada ha battezzato ogni
superficie vivente.
(da 'Insonnia', 2015)
[ FONTE ]
Linda Pastan (New York, 27 maggio 1932 – Chevy Chase, Maryland, 30 gennaio 2023)
[ Poetessa statunitense di origini ebraiche. Nota per aver scritto brevi poesie che affrontano argomenti come la vita familiare, la domesticità, la maternità, l'esperienza femminile, la vecchiaia e la morte, la perdita e la sua paura, fa del mezzo poetico lo strumento per tenere sotto controllo l'oscurità. ]