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Martedì 07 Mag 2024
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Marina Cvetaeva: 'Ecco ancora una finestra'

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Marina Cvetaeva

Ecco ancora una finestra


Ecco ancora una finestra, 
dove ancora non dormono. 
Forse – bevono vino, 
forse – siedono così. 
O semplicemente – le due 
mani non staccano. 
In ogni casa, amico, 
c'è una finestra così. 
Non candele o lampade hanno acceso il buio: 
ma gli occhi insonni! 
Grido di distacchi e d'incontri: 
tu, finestra nella notte! 
Forse, centinaia di candele, 
forse, tre candele... 
Non c'è, non c’è per la mia 
mente quiete. 
Anche nella mia casa 
è entrata una cosa come questa. 
Prega, amico, per la casa insonne, 
per la finestra con la luce.

23 dicembre 1916


(da 'Psiche', 1923)


[ FONTE ]


Marina Ivanovna Cvetaeva (Mosca, 8 ottobre 1892 - Elabuga, 31 agosto 1941)

[ Poetessa e scrittrice russa. Divenuta una delle migliori voci del Simbolismo russo, fu invisa al regime stalinista. Esule a Berlino e Parigi, tornò in patria nel 1939 alla ricerca del marito, fucilato dall'NKVD e della figlia, prigioniera in un campo di lavoro. Disperata e isolata, si uccise nel 1941. ]

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