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Lunedì 29 Apr 2024
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Charles Simić: 'Ragazzo prodigio'

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Charles Simić

Ragazzo prodigio



Sono cresciuto chino
su una scacchiera.

Amavo la parola scaccomatto.

Il che sembrava impensierire i miei cugini.

Era piccola la casa,
accanto a un cimitero romano.
I suoi vetri tremavano
per via di carri armati e caccia.

Fu un professore di astronomia in pensione
che m'insegnò a giocare.

L'anno, probabilmente, il '44.

Lo smalto dei pezzi che usavamo,
quelli neri,
era quasi del tutto scrostato.

Il re bianco andò perduto,
dovemmo sostituirlo.

Mi hanno detto, ma non credo che sia vero,
che quell'estate vidi
gente impiccata ai pali del telefono.

Ricordo che mia madre
spesso mi bendava gli occhi.
Con quel suo modo spiccio d'infilarmi
la testa sotto la falda del soprabito.

Anche negli scacchi, mi disse il professore,
i maestri giocano bendati,
i campioni, poi, su diverse scacchiere
contemporaneamente.


***

Prodigy


I grew up bent over
    a chessboard.

I loved the word endgame.

All my cousins looked worried.

It was a small house
near a Roman graveyard.
    Planes and tanks
shook its windowpanes.

A retired professor of astronomy
    taught me how to play.

That must have been in 1944.

In the set we were using,
the paint had almost chipped off
    the black pieces.

The white King was missing
    and had to be substituted for.

I’m told but do not believe
    that that summer I witnessed
    men hung from telephone poles.

I remember my mother
    blindfolding me a lot.
She had a way of tucking my head
    suddenly under her overcoat.

In chess, too, the professor told me,
    the masters play blindfolded,
    the great ones on several boards
    at the same time.


(da 'Somewhere among us a stone is taking notes', 1969,
in 'Hotel Insonnia', Adelphi, 2002 - Traduzione di Andrea Molesini
)


[ FONTE ]


Charles Simić, o Charles Simic (vero nome Dušan Simić) (Belgrado, 9 maggio 1938 – Dover, New Hampshire, 9 gennaio 2023)

[ Poeta statunitense di origine serba. Iniziò la propria carriera nella prima metà degli anni settanta con uno stile letterario minimalista, nel tempo divenuto sempre più riconoscibile. Scrive di diversi argomenti, dal jazz all'arte alla filosofia. Nel 1990 è stato insignito del Premio Pulitzer per la Poesia per l'opera "The World Doesn't End ". ]


[ Premio Pulitzer 1990 ]


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