Luciano Erba: 'Super Flumina'
Super Flumina
Vedrò gli anni, i visi, i paesi
in cerchio, a passo di danza
se mai avrò una giacca di velluto
qualche pipa di schiuma
il vino rosso d'una mia terra.
Se avrò una torre e le mele nei cassetti.
Quel giorno sarò un amico del popolo.
Ma oggi è tempo di necessarie triangolazioni.
Per una gita sul fiume, domenicale
partiamo: e distanziati i sobborghi
si risale tutto un piano inclinato
di strade e campagne rannuvolate
si pone il piede sui primi termini alti
aggirati da una fiumana impetuosa
che fa a pezzi la roccia, la travolge
o la scheggia e incenerisce alle anse.
Le nuotatrici in secco sul ghiaione
hanno costumi a fiori, esuli coppie
vanno e vengono per più interne rovine
tra i pruni sbiancati e senza frutti.
Una barca fa acqua, le sorelle
continuano a vuotarla, ma il traghetto
resta sempre di qua. Vi è la scalata
di un generoso sul nudo ciglione
lo attardano un paniere di merenda
e la compagna dai sandali d'oro
un'altra vana impresa se fra i rovi
spunta lui solo, sogguarda, se ne va.
Vorrei non ritentasse, che la barca
delle controdanaidi ripartisse
e che all'ombra dentata della draga
non più giacesse un affranto Issione.
Vorrei non fossero tartarei supplizi
sulle rive dell'Adda, il dì festivo
ma questo è un tempo d'inevitabili triangolazioni.
Ecco s'alza dal fondo, in bigie piume
un che non è re di quaglia o pernice.
Ha l'ali troppo lente, il volo sazio
d'antichissimo sangue: e così vola
oltre la groppa di ogni calva collina.
Già i tre cacciatori cinesi
hanno alzato i lunghi fucili
ma nessuno che sappia
che l'ignoranza è il male minore
presso i fedeli dell'imperatore?
(da 'Il male minore', Mondadori, 1960)
[ FONTE ]
Luciano Erba (Milano, 18 settembre 1922 – Milano, 3 agosto 2010)
[ Poeta, critico letterario, traduttore, scrittore e accademico italiano del secondo Novecento, appartenente alla Quarta Generazione della "Linea Lombarda". Insegnò Letteratura Francese e Letterature Comparate all'Università Cattolica di Milano. ]