Macedonio Fernández: 'Dolce incanto'
Macedonio Fernández
Dolce incanto
Profondi e pieni
come due graziose, brevi immensità
i tuoi occhi dimorano nel viso
come signori;
e quando al loro fondo
vedo brillare e salire
la fiamma di un'anima splendente
sembra che il mattino si unisca
luminoso, tra mare e cielo,
alla linea che sognando oscilla
tra i due imperi azzurri,
la linea che ci si sofferma nei cuori
perché le loro speranze la accarezzino
e il nostro sguardo la baci;
quando il nostro essere contempla,
asciugandone le lacrime
e, in silenzio,
si apre alle brezze della Vita;
quando guardiamo
le ceneri dei giorni andati
galleggiare nel Passato
come alla fine della strada
la polvere dei nostri pellegrinaggi.
Occhi che si aprono come le mattine
e che chiudendosi lasciano cadere la sera.
(dalla rivista 'Martín Fierro', 14 novembre 1904)
[ FONTE ]
Macedonio Fernández (Buenos Aires, 1 giugno 1874 – Buenos Aires, 10 febbraio 1952)
[ Poeta e filosofo argentino. Di formazione simbolista, entra nella vita letteraria con il gruppo giovanile ed ultraista radunato intorno alla rivista "Martín Fierro". La sua poesia è originale, densa e pensosa, con note di sottile umorismo. ]