Louise Glück: 'Mattutino'
Louise Glück
Mattutino
Perdonami se dico che ti amo: ai potenti
si mente sempre perché i deboli sono sempre
spinti dal terrore. Non posso amare
ciò che non posso concepire, e tu non riveli
praticamente nulla. Sei come il biancospino,
sempre la stessa cosa nello stesso luogo,
o sei piuttosto la digitale, imprevedibile, prima apparsa
come stecco rosa sul pendio dietro le margherite,
e l'anno dopo, violacea nel roseto? Devi vedere
che a noi non serve, questo silenzio che incoraggia a credere
che devi essere ogni cosa, la digitale e il biancospino,
la rosa vulnerabile e la margherita resistente: finiamo col pensare
che non potresti esistere. È questo
che vuoi che pensiamo, questo spiega
il silenzio del mattino,
i grilli che non sfregano ancora le ali, i gatti
che non si azzuffano nell'orto?
(da 'L'iris selvatico', 1992 [Il Saggiatore, 2021] - Traduzione di Massimo Bacigalupo)
[ FONTE ]
Louise Elisabeth Glück (New York, 22 aprile 1943 – Cambridge, Massachusetts, 13 ottobre 2023)
[ Poetessa statunitense nata da famiglia ebrea ungherese. È stata premiata con il Pulitzer nel 1993 ed è stata Poeta Laureato del Congresso nel 2003. Per anni lettrice d'inglese al Williams College, ora insegna a Yale. Nel 2020 è stata insignita del Premio Nobel per la Letteratura. ]
[ Premio Nobel 2020 ]
[ Premio Pulitzer 1993 ]