Jan Skácel: 'Notturno'
Jan Skácel
Notturno
Sorvegliamo i lupi fino a tarda notte
Poi mangeremo la luna
Resteranno fosse piene di stelle
Il buio profuma dolce come segale
Abbiamo voglia soprattutto di dormire
e meditiamo come rivolgerci alla morte
Senza di lei non ci sarebbe l'infanzia
la regione della cava libertà dei fili d'erba
(da 'Il colore del silenzio. Poesie 1957-1989', Metauro, 2004 - Traduzione di Annalisa Cosentino)
[ FONTE ]
Jan Skácel (Vnorovy, 7 febbraio 1922 – Brno, 7 novembre 1989)
[ Poeta ceco, fu costretto dal regime comunista a lasciare il giornale di cui era redattore. Dopo la "Primavera di Praga", smise di pubblicare in Cecoslovacchia: la censura sovietica proibì i suoi libri, che apparvero sotto forma di samizdat. ]